>

sabato 14 luglio 2012

Oggi è il mio giorno Carpie Diem!!!

  
 Oggi  Vi racconto una storia che vi porta lontano... precisamene a San Leo!!

San Leo è una rocca che si trova a 32 km da Rimini  nella Valle Marecchia e si espone su un enorme masso roccioso tutt'intorno in valicabile; vi si accede per un'unica strada tagliata nella roccia.

 E un paesello dove sono affezionata e dove ogni anno non manco mai di rivederla..



Questa è la piazza centrale e qui la sera del 28 Agosto di ogni anno ce il ritrovo di maghi e maghi di ogni mondo..con le loro bancarelle e porzioni magiche..



Un posto, dove io e il mio compagno ci piacerebbe vivere un giorno.. dove la calma lha fa da padrona..dove la gente è ancora quella di una volta..con poche cose è il culto del vivere serenamente.
 Un posto magico, dove vivono fate e gnomi in allegria..
Per continuare la storia, San Leo fu meta di Dante e di Francesco D'Assisi , ma la magia, invece,  porta il nome del Conte Cagliostro.



A noi non interessa la vita di Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro, ne i motivi che lo portarono davanti al tribunale dell'Inquisizione.

Resta il fatto che 7 aprile 1790 il Tribunale dell'Inquisizione, addirittura presieduto dal Segretario di Stato cardinale Zelada, emisa la condanna a morte per Cagliostro.

In seguito dopo aver fatto pubblica rinuncia dei principi eretici professati, Cagliostro ottenne la grazia.

La condanna a morte venne commutata dal Pontefice nel carcere a vita da scontare nella cella del pozzetto nella inaccessibile fortezza di San Leo.

E Cagliostro venne portato a San Leo per essere calato nella cella del pozzetto ...

Se si può pensare ad un orrore questo non arriva a competere con la cella del pozzetto.

Questa cella non aveva una porta di accesso, ma solo la botola a soffitto da cui il prigioniero veniva calato.
L'unica porta era quella che conduceva alla stanza della porta.
La cella era di soli 3 x 3 mt ed ha un'unica finestra che guardava verso San Leo.
La finstra, considerata l'unico punto di fuga, era munita da tre orditure di inferriate.
Nonostante tutto questo uno spioncino, che guardava la piccola finestra, permetteva la sorveglianza delle finestra.

Come eretico scomunicato e quindi morto in peccato gli venne negata la sepoltura cristiana.
Il corpo di Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro è sepolto dalle 18.15 del 28 agosto 1795 sulla estrema punta del monte che guarda ad occidente.

E presso l'attuale pozzo di Cagliostro venne adagiato il corpo di Giuseppe Balsamo durante il tragitto dalla fortezza al luogo di sepoltura sul lato ovest del masso di San Leo


pozzo di Cagliostro

Ogni anno, il 26 Agosto, si ricorda la morte del Conte (1795), dove morì rinchiuso nella forte della rocca,  perché si racconta fosse un eremita, un mago dalle magie occulte!
La sera del 26 Agosto, la rocca ospita maghi e fattucchiere, arrivano da tutto il mondo e incontri persone più o meno strani.... ognuno con le loro credenze in fatto di magia!! ^_^

ALCHIMIALCHIMIE
24-25 E 26 AGOSTO 2012
San Leo ricorda Giuseppe Balsamo, conte di Cagliostro
attraverso una cena in fortezza, incontri, confronti, spettacoli e un mercatino Magico-esoterico alla scoperta di leggende, tradizioni e miti legati alla notte dei tempi. 

 


E ora torniamo a noi.. La storia continua nel raccontarvi che ho creato la mia primis collana..
 
Oggi è il mio giorno " Carpe Diem"


Pensando ai quei luoghi, alla fortezza, e a quella festa di quel giorno, tra maghi e maghe, mi son ricordata di una bancarella dove lavorano solo e solo rame, come una volta, come in quei tempi, per difendersi dalle fatture e dalla malasorte..con quei ricordi che mi fan sorridere nasce il mio Carpie Diem!!


Carpe diem, letteralmente "Cogli il giorno", normalmente tradotta in "Cogli l'attimo", anche se la traduzione più appropriata sarebbe "Vivi il presente" (non pensando al futuro) è una locuzione tratta dalle Odi del poeta latino Orazio (Odi 1, 11, 8). Viene di norma citata in questa forma abbreviata, anche se sarebbe opportuno completarla con il seguito del verso oraziano: "quam minimum credula postero" ("confidando il meno possibile nel domani").

Una lastrina di rame da 0.5 martellata. forgiata, patinata con lo zolfo e ripresa più volte con la tecnica del fold forming, per creare una pergamena..incisa, poi, non per sbaglio come notate dalle lettere, ma proprio di voluto..mi piace l'imperfezione, l'astratto del non riuscito!!

 Le perle che vedete le ho create con il fimo in pasta turchese, nero, e foglia oro, mentre le giunture sono create tutte a mano, usando il filo di ottone da 1mm, anticato con la candeggina.


Infine, per dare più un effetto di usura, con il dremel, ho levigato la piastrina e con il colore ad olio ho lasciato traccia del mio pennello..

Ho usato il colore ad olio piuttosto che l'acrilico, perché, a contatto con il rame, una volta asciutto, lascia una patina color azzurro-verde..(sarà una composizione chimica tra olio di trementina e il rame stesso).


Sono strafiera di me stessa!! 
Una collana dall'aria magica, un' amuleto fatto contro la malasorte, creata d'effetto, è immersa in una porzione potentissima ^_^

Quando cammini si sente il rumorio dolce del rame, tipo campanella...mi fa ricordare i posti magici di San Leo..pronta anche quest'anno a salutarla insieme al mio "Carpie Diem"!!!

Buon Week end ragazze della soffitta "magica" ^_^
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...