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domenica 23 febbraio 2014

E tardi..ma non tanto tardi

Eh si!
Decisamente troppo tardi!

Ore 4.10 del mattino, quando in Soffitta tutti dormono beatamente gatto e cane compresi, io me ne sto qua a sperimentare quello che ho in testa da un anno a sta parte..
parola magica
 "trasferimento su stoffa"


Se non vi ricordate i miei primi approcci con questa tecnica basta andare sulla etichetta alla voce Trasferimento su stoffa, oppure qua ò qua ò qua ò anche qua .
Riepilogando un anno di esperimenti con la tecnica per immortalare nelle fibre della stoffa le nostre belle immagine vintage vi sono svariati metodi, ma solo due modi si dividono in due categorie precise:
Tecnica
a freddo e a caldo.
In questo lungo post Vi spiegherò uno dei due:

La tecnica a freddo 

non è altro, la possibilità di trasferire l'immagine con l'uso dei solventi è con l'unico metodo di stampa obbligatoriamente a laser detto "toner".
I solventi che servono allo scopo sono:
  1. Acetone, 
  2. Trielina, 
  3. Citrosolv, 
  4. Blender Pen,
  5. Solvente Nitro.

Perché obbligatoriamente ci vuole l'uso di una stampa a laser detto toner?

Praticamene dalle mie ricerche scopro che il toner, altro non è che un tamburo inserito nella stampante dove all'interno c'è la polvere di pigmento, una volta che noi facciamo partire la stampa, il toner carica il quantitativo di polvere necessaria trasferendolo all'immagine è solo con il calore proiettato dalla funzione stampa, si deposita sul nostro bel foglio bianco..
Ma..
non è impresso nella fibre della carta!


Pratica mente rimane "sollevato", è dato da questa "levitazione", ecco che un solvente riesce a trasferire l'immagine!
Ma non finisce mica cosi la storia care le mie Soffittane!!
Siete attente?? 
^_^


Già! 
Sembra facile..ma per me non l'ho è stato!!

E da come ho visto è sentito non ero la sola in compagnia di questa avventura..
Sempre dalle mie ricerche, domande, chiedi a destra e manca..ecco che scopro che non tutte le stampantii laser possono essere utile al nostro scopo, ò meglio dire, non tutte quelle nuove tecno logicamente parlando possano essere funzionanti per questa tecnica..Si scopre che..più il toner ha una fabbricazione di vecchia data più risulta funzionare, diversa mente dalle nuove iper ecologiche stampanti di nuova fabbricazione da due tre anni a sta parte..


Ora sia ben chiaro: 
Non Vi sto dicendo che la vostra macchinetta comprata ieri che invia fax alla luna dovete buttarla dalla finestra perché non vi riesce a fare un trasferimento di pigmento, ma sappiate che esiste un alternativa.
Ora parliamo di 
  solventi! 


 Se siete tra quelle che hanno provato con l'acetone, ò con la trielina,
O' ancora,
 se siete come quelle "matte" come me che dagli USA si fa arrivare il citrosolv ò il blender pen.. e nonostante le vostre kilometriche carte buttate con la vostra stampante laser ò i vostri girovagarsi ripetendendo per l'ennessima volta in una copisteria "voglio una fotocopia a toner " !!!!
NON  
HA FUNZIONATO,
Fermatevi!
 Respirate!
è
Sorridete..
 a tutto questo "stress da creativo" c'è ancora una soluzione!!
^_^


Anzi preciso!
Ce ne sono due di soluzione alternative è definitive!
 Ma per non portare alla lunga il post fino all'alba..ve ne svelo uno:

Solvente Nitro Antinebbia 
 è la risposta giusta!


Non chiedetemi il perché..
ancora sa da scoprire..
Ma vi basti sapere che dopo un anno..e grazie anche ad un gruppo straordinario a cui faccio parte su facebook, sono finalmente riuscita a trasferire il pigmento su stoffa!
Solo con il solvente Nitro Antinebbia sono riuscita!
Niente citrosol, niente acetone, niente trielina, niente blender pen, ma
Nitro per sempre!


Ora la tecnica più giusta sta sempre nel provare e riprovare..
Io vi dico la mia:
  1. Immagine ribaltata ( a specchio )
  2. Stampare con una stampante a LASER
  3. Stoffa
  4. Un pezzo di tavola di legno dove lavorare
  5. Un cartone, ò carta Assorbente
  6. cucchiaio ò forchetta
  7. pennello
  8. contenitore vetro
  9. SOLVENTE NITRO
  10. ferro a caldo ma senza vapore 
  11.  Ricordate ed è importante le giuste misure di protezione, come una mascherina di protezione è arieggiare l'ambiente lavoro dato che state usando un solvente!!

Prendete la vostra immagine stampata, appoggiate sulla stoffa, da dove prima avrete cura di inserire una carta assorbente ò un pezzo di cartone, versate il solvente Nitro in un barattolo di vetro (poco), è con pennello bagnate poco è poco alla volta l'immagine!
Dovete lavorare a zona e velocemente.
Questo perché il solvente e volatile è si asciuga in fretta.
Bagnando a pezzi è con l'aiuto di un cucchiaio ò una forchetta, strofinate deciso è veloce, continuando su tutta l'immagine. 

 
Potete sollevare un angolo della carta per vedere il lavoro, è se volete potere ripassare il procedimento se volete marcare di più l'immagine, ma sempre lavorando a zone è velocemente una volta bagnato con il solvente.
Finalmente l'immagine sarà trasferita!
Ricordo che con questo metodo l'immagine trasferita non sarà mai nettamente marcata. Ma piuttosto nitida, sbiadita, invecchiata.
Molto dipende anche dalle trame delle stoffe, più leggera sarà tipo cotone più sarà viva l'immagine, più la trama della stoffa risulterà pesante, come la iuta per esempio ( sopra vedete il mio sacco grano a trame grosse ), più l'immagine sarà proiettata sbiadita.


Il lavoro si conclude nel bloccare il pigmento nella stoffa, è l'unico metodo è il calore.
Quindi con ferro da stiro caldo MA senza vapore, stirate l'immagine davanti è dietro per 5 minuti, è se volete scoprire se durerà al lavaggio, vi consiglio di aspettare almeno qualche giorno prima di bagnare la stoffa, è comunque sempre a basse temperature..
Anche se io ho voluto provare anche a 90° gradi è l'immagine è ancora legata alla stoffa!


Bene!
Mancano giusto 2 minuti per le ore 06.00 di questa domenica di fine Febbraio..
che dirvi di più dopo questo Kilometrico post..
Che 
sono sempre alla affannata corsa nella vita in genere, che la mia testa non va mai in stand by, è che nuove tecniche e curiosità invadono i miei spazi territoriali della Soffitta..
ce molto caos da me..
ce molto da scoprire
è molto da ricercare..
è tanto da studiare..
è mettere in pratica


Come ho scoperto che posso anche trasferire i miei pannelli anche sulla stoffa, sopra un esempio.
 è con questo mi si apre un mondo!
Ma non scordo di voi..
Abbiate pazienza..ormai lo sapete
la Soffitta è un luogo magico ma ha i suoi tempi..avvolte tempestosi avvolte silenziosi..
ma sappiate sempre che se la Soffitta esiste lo è anche perché esistete voi..
Soffittane!



Alle nuove un benvenuto, alle veterane un grande abbraccio..
alla prossima storia..
ora è tardi
ma
non tanto tardi!!

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